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PRONTO ENTRO GENNAIO IL NUOVO SISTEMA DI PROTEZIONE DEI MAGNETI SUPERCONDUTTORI

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Lavori di manutenzione nel tunnel di LHCCol 18 gennaio, la macchina LHC ha la metà delle 4200 connessioni collegate in modo sicuro, riparate e pronte per essere  testate. Sono le connessioni del nuovo sistema di protezione delle giunzioni superconduttrici dei magneti e delle bus-bars. Entro la fine di gennaio il lavoro di riparazione sarà completo. A dirlo è un ricercatore italiano, l’ingegnere Fabio Formenti, responsabile della task force del CERN incaricata, appunto, di rifare le migliaia di connettori del nuovo sistema di quench protection (nQPS) della macchina. In una di queste giunzioni superconduttrici, il 19 settembre 2008 si è verificato il guasto che ha bloccato LHC per un anno. “La task force è composta da 65 persone, in gran parte volontarie – spiega Formenti – e vi partecipano anche ricercatori INFN delle sezioni di Catania, Firenze e Bologna”. Le nuove connessioni renderanno possibile il funzionamento dell’LHC alla massima energia di progetto ed anche l’utilizzo della nuova elettronica che, illustra Formenti, “permetterà, a differenza di quella installata prima, di registrare ed evitare anche un evento raro come il quench simmetrico, quando cioè le bobine superconduttrici dei magneti possono subire contemporaneamente un brusco passaggio dalla superconduttività alla conduttività ordinaria in entrambe. Un guasto che è sicuramente meglio evitare”.