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LHC FA LO SCRUBBING

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Dopo una settimana dedicata al riallineamento di alcuni collimatori, operazione che ha preso più tempo del previsto, come avevamo preannunciato, LHC è entrato in una fase di scrubbing. Si lavorerà, infatti, alla pulizia delle camere a vuoto, operazione che i fisici chiamano appunto “scrubbing”.  “Si tratta di iniettare il più alto numero di pacchetti (bunch) di protoni possibile facendo in modo che siano il più vicino possibile tra loro all’interno del fascio", spiega Mirko Pojer, uno dei responsabili della gestione della macchina di LHC . "Questa operazione serve per pulire la camera a vuoto sfruttando gli elettroni. Quando si iniettano tanti bunch - continua Pojer - si liberano elettroni che, se opportunamente stimolati, agiscono come spazzini ripulendo la camera a vuoto”. Questa operazione richiede approssimativamente una settimana di tempo e oggi, 6 aprile, siamo al secondo giorno. Per il momento i pacchetti iniettati sono circa 400 per fascio e si prevede di arrivare fino a 1400.