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VERSO LE CONDIZIONI DI PROGETTO

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Particolare del tunnel di estrazione dei fasciPortare Lhc alle condizioni a cui è previsto debba funzionare, le cosiddette condizioni di progetto o nominali, è il compito faticoso e naturalmente accidentato del team di ingegneri e fisici che “preparano” la macchina. Ultimata con successo nei giorni scorsi la messa a punto dei collimatori, tra ieri e oggi si sono conclusi anche i test di estrazione con fasci ad alta intensità (100 miliardi di protoni per bunch). “Il sistema di sicurezza prevede infatti in condizioni di emergenza lo smorzamento e l’estrazione (dump) dei fasci dalla macchina – spiega Mirco Pojer, uno degli esperti “macchinisti” di Lhc - in modo da non danneggiare i circuiti di raffreddamento e gli esperimenti. I test svolti con fasci ad alta intensità e ad un’energia di 3,5 Tev ci hanno confermato l’efficienza del sistema.” Stamane infine è stato testato l’incrocio dei fasci alle condizioni ottimali, in cui i fasci si scontrano con una deviazione minima (100 micrordianti) rispetto alla direzione frontale. A fine mattinata però un problema al sistema di raffreddamento dei settori 3 e 4 ha costretto a interrompere le operazioni. Nel pomeriggio quindi sono state anticipati interventi nel tunnel già programmati e che proseguiranno anche domani. “Un passo dopo l’altro – conclude Pojer - ci avviciniamo alle condizioni nominali della macchina”