FERMILAB-LHC: L'HIGGS SI AVVICINA
“Il bosone di Higgs, se esiste, ha una massa compresa tra i 114 e i 136 GeV”. E’ lapidaria l’affermazione che arriva dal Fermilab di Chicago, dove i ricercatori che lavorano sull’acceleratore di particelle Tevatron hanno ristretto ulteriormente la “zona di caccia” all’interno della quale bisogna scovare – sempre che esista – il bosone di Higgs. E, come in una battuta di caccia ancestrale, i fisici che lavorano negli Stati Uniti sembrano fare i “battitori” per i loro colleghi a Ginevra, quelli che lavorano agli esperimenti di LHC. Tocca a loro, nelle prossima settimane, quando la macchina raddoppierà e poi moltiplicherà la propria luminosità, osservare dentro questo intervallo di energia con la lente potentissima di LHC. Non a caso queste affermazioni vengono rese pubbliche con un comunicato nel giorno dell’apertura della conferenza EPS di Grenoble (una delle due importanti conferenze di fisica di questa estate, l’altra si terrà a Mumbai in India a fine agosto). A cui fa eco un comunicato del CERN. In quest’ultimo, il direttore generale Rolf Heuer, spiega che, rispetto a quello che si potrà comunicare nella conferenza, “se da una parte è ancora troppo presto per poter contare su grandi scoperte, dall’altra gli esperimenti di LHC stanno già accumulando risultati interessanti” sulla nuova fisica. “La scoperta o l’esclusione dell’esistenza del bosone di Higgs nelle dimensioni previste dal modello standard si fa sempre più vicina”, ha dichiarato Sergio Bertolucci, direttore scientifico del CERN.