RECORD DI INTENSITA' PER GLI IONI
Dopo il primo brillante periodo di operazione con ioni di piombo, l'attivitá del LHC è ripresa mercoledì con protoni, in attesa che la sorgente di ioni sia rigenerata. Nel frattempo, si sta cercando, spiega Mirko Pojer, uno dei responsabili della gestione della macchina di LHC, "di caratterizzare in dettaglio le nuvole di elettroni che avevano penalizzato i fasci negli ultimi giorni di attività con i protoni. Infatti, quando molti bunch sono iniettati ad una distanza estremamente ridotta l'uno dall'altro, gli elettroni che sono eccitati e liberati dalla superficie della camera a vuoto dal passaggio dei primi bunches, interagiscono con i bunches che seguono, perturbandone la traiettoria e generando instabilità nel fascio". Questo fenomeno, giá osservato in altri acceleratori, si cura 'pulendo' la camera a vuoto con fasci sempre piú intensi (scrubbing, in gergo tecnico). In questo processo di pulizia, ieri sera, per la prima volta, la macchina è stata riempita con 680 bunches di protoni per fascio, con una intensitá per fascio di 60.000 miliardi di protoni. Un ulteriore record, ottenuto iniettando treni da 48 bunches (separati 75 nanosecondi uno dall'altro) con una spaziatura di 1200 nanosecondi. Durante la notte, l'intensità è stata ulteriormente aumentata fino a 80 mila miliardi, riducendo, inoltre, lo spazio tra i vari "treni" di bunch. Nella giornata di oggi, si lavorerá anche con spaziatura tra i vari bunches ridotta, da 75 a 50 nanosecondi. "L'attivitá di studio con protoni dovrebbe essere interrotta sabato - spiega ancora Pojer - per ritornare ad iniettare ioni di piombo. LHC ritornerà a veder circolare protoni verso la metà di febbraio, dopo un breve stop tecnico".