COMINCIANO LE NOVITA’ DELLA FISICA
Sebbene LHC si stia ancora scaldando i muscoli, già arrivano i primi risultati di una fisica mai esplorata in precedenza. Analizzando i dati raccolti negli ultimi mesi l’esperimento ATLAS è infatti riuscito a estendere la soglia di energia alla quale siamo sicuri non esistano stati eccitati dei quark. “Se i quark fossero particelle composte a loro volta da altre particelle più elementari – spiega Aleandro Nisati della sezione Infn di Roma e dal 1° ottobre coordinatore della fisica di ATLAS – potrebbero raggiungere stati di energia superiori alla loro massa. Noi siamo riusciti ad escludere che questo avvenga, fino a energie di eccitazione pari a 1260 Gev, superando del 40% il precedente limite di 870 Gev raggiunto dal Tevatron.” Qualora, nelle collisioni di LHC, fossero prodotti getti (o jet) di particelle prodotti dai decadimenti dei quark eccitati, essi avrebbero infatti una massa complessiva equivalente alla massa dei quark di partenza. “Le collisioni a 7 Tev di LHC ci hanno permesso quindi di esplorare questo processo a energie molto più elevate che in passato. Ma anche in questo range non abbiamo trovato il segnale che ci sarebbe in corrispondenza di eventuali stati eccitati .” Un risultato raggiunto, grazie alle prestazioni di LHC, in tempi molto più brevi che in passato, se confrontiamo i 4 mesi di presa dati di ATLAS, con i 4 anni del Tevatron.