IL BOOM DI GRID
La Grid planetaria (World Lhc Computing Grid) che distribuisce i dati di LHC ai fisici di tutto il mondo ha avuto un vero o proprio boom. E’ passata, infatti, nell’ultimo mese dal processare 420 MB per secondo ad oltre 820 MB per secondo. L’aumento dei dati catturati dipende dalla crescita in luminosità (cioè della densità delle collisioni dentro i rivelatori di LHC) raddoppiata alla fine di giugno rispetto ai livelli delle prime collisioni ad alta energia del 30 marzo. "La crescita della luminosita' di LHC in prossimita' delle conferenze estive, dove gli esperimenti presenteranno i primi risultati, ha costituito un importante stress test dell'infrastruttura Grid messa in piedi per LHC. -spiega Marco Paganoni, responsabile del computing italiano per CMS - Quello che vediamo e' che i fisici riescono ad accedere i dati rapidamente, fatto fondamentale per l'efficacia delle loro analisi. Questo risultato molto positivo premia un enorme sforzo di preparazione fatto negli anni scorsi." Ad oggi Grid ha una potenza di calcolo pari a quella di 100.000 processori e, a intensità di regime, produrrà circa 15 milioni di Gigabytes di dati all’anno, pari a una torre di CD di 20.000 metri. La rete utilizza contemporaneamente la potenza di calcolo e la memoria di computer sparsi in 140 centri di calcolo in 34 paesi ed è usata da circa 8.000 fisici. Uno degli 11 nodi di primo livello si trova in Italia presso il CNAF dell’INFN di Bologna.