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DA CHICAGO UNA STAFFETTA CON LHC

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L'esperimento LHCBFermilab chiama LHC. Un esperimento al laboratorio di Chicago apre infatti nuove strade per le misure previste agli esperimenti dell’acceleratore di Ginevra. L’esperimento è DZero, e ha evidenziato un’asimmetria tra muoni e antimuoni prodotti nel decadimento dei mesoni B generati dalle collisioni di protoni e antiprotoni dell’accelleratore Tevatron. “Seppure con ridotta rilevanza statistica, la violazione della simmetria tra materia e antimateria indicata da DZero – afferma Franco Bedeschi dell’esperimento CDF del FermiLab –sarebbe in effetti significativamente maggiore di quella prevista dal Modello Standard, la teoria delle particelle elementari oggi unanimemente accettata dai fisici.” E incontra le attese degli scienziati, che sanno come la violazione prevista dal Modello Standard sia troppo piccola per spiegare perché nell’Universo primordiale la materia sia prevalsa sull’antimateria. “In passato altre misure complementari a questa di DZero hanno mostrato una sostanziale consistenza con le teorie note – continua Bedeschi – ed è quindi cruciale aumentarne sempre più la precisione. Questo potrebbe accadere, oltre che al Tevatron, grazie ad Lhc, dove l’energia delle collisioni è tale da far crescere notevolmente la produzione di mesoni B rispetto al Tevatron. In particolare è l’esperimento Lhcb il candidato migliore per fornirci nuove importanti indicazioni su una delle questioni più intriganti della fisica contemporanea.”