FINE SETTIMANA DIFFICILE. POI IL RECORD
E' stato un fine settimana complicato per gli operatori i LHC. Venerdì 21 maggio si sono avuti problemi con il sistema di sicurezza QPS che bloccava i fasci di particelle. Nella notte tra venerdì e sabato si è riusciti finalmente a iniettare il fascio, ma il sistema di controllo delle orbite delle particelle ha fatto i capricci, attivandosi erroneamente mentre i fasci aumentavano l'energia (la fase di "ramp") e costringendo gli operatori a bloccarli. Solo alle 4 del mattino dei sabato si è riusciti ad avere fasci stabili e collisioni. Fino a mezzogiorno, quando sono iniziati problemi vari su convertitori, radiofrequenze, eccetera. Alle 20 di sabato si è riusciti a iniettare di nuovo il fascio e si è andati avanti per 6 ore. Domenica invece la macchina ha fatto i capricci e fino a questa mattina, lunedì 24 maggio, quando si è riusciti ad ottenere un grande risultato. Sono stati iniettati infatti fasci con 13 pacchetti di particelle, un record che coincide anche con il record di luminosità della macchina. "Situazioni del tipo di quelle registrate nel week end sono normali per una macchina così complessa - spiega Mirko Pojer, dalla sala di controllo di LHC - Con il precedente acceleratore, il LEP, solo alla fine, dopo anni di attività, si arrivò ad avere la macchina disponibile per la fisica per il 20 per cento del tempo. Oggi, con LHC, stiamo già per superare questo limite".