LE SFIDE QUOTIDIANE DI LHC
L’ultima settimana è stata spesa ad Lhc ad aumentare e mantenere stabile l’intensità dei fasci, che hanno superato di nuovo nei giorni scorsi la soglia di 100 miliardi di protoni per pacchetto. L’intensità dei fasci infatti dipende principalmente dal numero di bunch che si riesce a “impacchettare” in ogni fascio e dal numero di particelle in ogni pacchetto. “In particolare aumentando quest’ultimo numero– ci dice Marco Pojer, impegnato nel team che conduce le operazioni - è necessario controllare e calibrare alle nuove condizioni moltissimi altri parametri.” Nel pomeriggio di ieri è stato il settore della criogenia a dare segnali problematici, che hanno costretto a fermare il fascio, che pure aveva circolato stabilmente per tutta la mattina a 450 Gev. “In questi giorni abbiamo accresciuto l’intensità e la focalizzazione dei fasci che ora hanno un raggio di circa 40 micron – conclude Pojer - e la nostra confidenza con la macchina cresce costantemente. Ma Lhc è un prototipo unico, è normale che la sua routine sia fatta di sfide diverse ogni giorno.”