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LHCB VEDE LA PRIMA PARTICELLA B

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ricostruzione dell'evento in LHCb L’esperimento LHCb ha rivelato la sua prima particella B (beauty). Per individuarla i fisici hanno collezionato circa 10 milioni di collisioni, ricostruendo in media 100 tracce di particelle per evento. Il fatto che LHCb abbia già identificato una particella B dimostra che l’acceleratore e soprattutto il rivelatore stanno funzionando bene. Identificare le particelle costituite da quark beauty è una sfida, che diventa ancora più complessa in acceleratori adronici come LHC, dove il rumore di fondo è molto alto.  Per individuare i mesoni B gli eventi devono essere selezionati e analizzati attraverso un meccanismo di selezione chiamato trigger che funziona come un setaccio. Il meccanismo lascia passare le particelle non interessanti e trattiene quelle che stiamo cercando.  LHCb è progettato per studiare mesoni costituiti da quark b e anti b e ci darà informazioni sulle ragioni che sono alla base della differenza tra materia e antimateria.