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LHC: UNA PAUSA MERITATA

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Domenica 16 dicembre LHC entrerà in pausa per la chiusura annuale in vista delle necessarie revisioni tecniche e di un'oculata strategia di risparmio energetico durante i mesi invernali. In questa stagione ricca di successi la sfida è quella di concludere l'anno con due nuovi record. Attualmente  gli esperimenti di LHC hanno raggiunto un numero enorme di collisioni rispetto all'anno precedente e agli obiettivi che si erano prefissati. In particolare ATLAS e CMS si erano fermati a 5,6 femtobarns inversi, cioè 560 mila miliardi di collisioni tra singoli protoni. Oggi sono arrivati a 24 femtobarns inversi, ovvero circa 5 volte il risultato dell'anno precedente, superando la previsione di quadruplicare  il numero di collisioni fra particelle per unità di area. Anche per quanto riguarda la luminosità istantanea nelle collisioni protone-protone il traguardo raggiunto è eccellente perché si sono prodotte 8x1033 collisioni per centimetro quadrato per secondo.

Il seconda record è più arduo, si vuole testare la possibilità di ridurre l'intervallo di tempo tra un pacchetto (bunch) di protoni e l'altro. Attualmente i protoni dei fasci di LHC sono raggruppati in  bunch sparati ogni 50 nanosecondi: si vorrebbero dimezzare i tempi e arrivare a 25 nanosecondi. Purtroppo l'inconveniente al quale si va incontro è di ottenere dati non chiari a causa delle interferenze prodotte dalle nuvole elettroniche che accompagnano i protoni dei fasci così ravvicinati. In questo mese precedente alla chiusura i fisici di LHC vorrebbero tentare di gestire l'efficienza di emissione dei protoni tramite un'operazione di pulizia (scubbing) dei dati per rimuovere gli errori derivanti da queste interferenze elettroniche.