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E' TEMPO DI VACANZA PER LHC

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Anche quest’anno è arrivata l’ora di prendersi un periodo di pausa per il grande acceleratore di Ginevra. Ieri la macchina è stata spenta per il consueto stop invernale, programmato per questioni energetiche. “LHC ci ha fatto un po’ tribolare durante le ultime ore di attività – ci dice Mirko Pojer dalla sala di controllo – perché abbiamo perso il fascio più volte per problemi di varia origine, anche se nessuno di seria entità”. “Il giorno prima – ci spiega inoltre Pojer – avevamo fatto alcuni “quench test”, come vengono chiamati, durante i quali abbiamo cercato di portare i magneti di LHC dallo stato superconduttivo a quello resistivo, eccitando il fascio e facendolo collidere nel punto 7 dell'anello, in modo da produrre una pioggia di particelle che potesse procurare il loro riscaldamento. Ma non ci siamo riusciti. E questo è molto positivo per la macchina, perché significa che i magneti sono sicuri”. “Il bilancio di quest’anno è decisamente buono – conclude Pojer – basti pensare che solo nell’ultimo mese, durante il quale abbiamo lavorato con gli ioni anziché con i protoni, la presa dati è andata di gran lunga al di sopra delle più rosee aspettative. Siamo molto soddisfatti e speriamo che anche gli esperimenti lo siano”. E ora i ricercatori che lavorano agli esperimenti si potranno concentrare nell’analisi degli eventi raccolti, in attesa della ripresa dell’attività di LHC, prevista per il prossimo 8 marzo.