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GLI ESPERIMENTI SONO IN CORSA

Finito lo stop tecnico di LHC, i fasci hanno ripreso a circolare e stanno rapidamente riportandosi ai livelli di intensità delle scorse settimane. Continua la presa dati e naturalmente la competizione tra i vari esperimenti, per arrivare per primi a riconoscere segnali ancora mai osservati, formulare interpretazioni, annunciare i risultati. “La competizione è molto viva – ci dice Francesca Cavallari, ricercatrice INFN dell’esperimento CMS – ma è una competizione collaborativa. I gruppi dei diversi esperimenti  sono in comunicazione continua e confrontano tra loro i segnali anomali o nuovi che osservano. Del resto in questa fase è gioco forza essere molto cauti e la possibilità di confrontarsi è una preziosa verifica”. Arrivare per primi però conta. ATLAS e CMS, ad esempio, valutano con attenzione le loro mosse per non ritardare l’interpretazione dei nuovi dati.  “In effetti le risposte dei rivelatori cambiano a intensità dei fasci così elevate e alcuni parametri andrebbero ripetutamente ricalibrati per rendere le analisi dei dati assolutamente accurate. Questa ricalibrazione  d’altra parte ritarda l’analisi ed è necessario valutare quando farlo, per non arrivare in ritardo su un risultato nuovo e magari evidente ” Sono insomma i pit stop degli esperimenti e il loro timing, come in formula uno, è decisivo per vincere.