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MIGRAZIONE DAL FERMILAB A LHC

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C’è uno spostamento di centinaia di ricercatori americani e europei dalla sponda occidentale a quella orientale dell’Atlantico. La chiusura del Tevatron al Fermilab  di Chicago sta convogliando verso Ginevra, verso gli esperimenti di LHC al CERN, fisici che prima lavoravano esclusivamente o prevalentemente negli Stati Uniti. “E’ un fenomeno che riguarda qualche centinaio di perone e che penso continuerà ancora per qualche anno – spiega Serio Bertolucci, direttore della ricerca e computing al Cern, ex vicepresidente dell’INFN – Al CERN  abbiamo accettato, per favorire questo passaggio, la doppia affiliazione sia al Fermilab che a un esperimento di LHC”. Per Bertolucci “è chiaro alla comunità internazionale che la macchina del futuro prossimo in grado di arrivare a grandi scoperte è una sola, quella di Ginevra. Che, non dimentichiamolo, è una collaborazione internazionale alla quale partecipano anche gli Stati Uniti”  Quello che appare come la tendenza principale, comunque, è l’affermarsi del Vecchio continente come centro della fisica della alte energie per i prossimi anni.