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NIENTE BUCHI NERI DURANTE LE COLLISIONI

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L'esperimento CMSSmentendo le previsioni di alcuni teorici (ma non della maggioranza dei fisici), gli scienziati di Lhc hanno rivelato che non sono stati finora creati microscopici buchi neri all'interno del Large Hadron Collider. Il risultato sarà pubblicato questa settimana su arXiv.org ed è parte di una folta serie di risultati già pubblicati, resi possibili dalle performance inaspettatamente elevate raggiunte da Lhc. Le previsioni di mini buchi neri originati nelle collisioni a energie di alcuni (TeV) sono basate su teorie che tengono conto degli effetti gravitazionali delle extradimensioni dello spazio. Dimensioni oltre alle tre accessibili alla nostra esperienza, che sarebbero confinate su scale ultramicroscopiche. Proprio cercando conferma alle teorie sulle extradimensioni, gli scienziati di Cms sono oggi in grado di affermare che a energie dell'ordine di 3,5-4,5 TeV non sono stati trovati segni di mini buchi neri nelle collisioni. “Entro la fine del prossimo run di Lhc, dovremmo essere in grado di escludere quasi totalmente la possibilità della creazione di buchi neri", ha commentato Guido Tonelli, responsabile internazionale di Cms.