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VERSO LA DOPPIA COPPIA

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Positivo è il bilancio del weekend di lavoro a Lhc. Infatti, anche se la luminosità dei fasci non è salita al massimo, ha comunque raggiunto il valore di 5 x 1029 cm-2s-1. Ma, in particolare, la performance che ha più soddisfatto i fisici riguarda la durata dei run, cioè quanto a lungo i fasci hanno girato dentro l’anello dell’acceleratore. Questo weekend sono infatti riusciti run di ben 12 ore. “Ora, la prossima sfida”, ci racconta Leonardo Rossi, responsabile INFN dell’esperimento Atlas, “è l’aumento del numero di bunch (i pacchetti di protoni) e della frequenza delle collisioni”. “Fino ad ora si sono scontrate coppie di bunch abbastanza distanziate nel tempo, - prosegue Rossi - mentre stanotte si proverà a far scontrare quattro bunch ad ogni giro, ma tutte queste collisioni avverrano in un intervallo temporale di soli 7,5 microsecondi”. “E questo nuovo progresso della macchina, oltre che un’ulteriore verifica del suo funzionamento, metterà anche alla prova gli esperimenti per ciò che riguarda la loro capacità di raccogliere dati, vista la mole di eventi che saranno prodotti in scontri ravvicinati di 4 bunch”, conclude Leonardo Rossi.